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Matteo VanzanAprirà al pubblico sabato 4 giugno 2022 la mostra “ALETHéIA: la
ricerca della verità attraverso la conoscenza”, curata da Matteo Vanzan
presso le sale della Galleria Civica “Gian Battista Bosio” di Desenzano
del Garda (Bs). Le opere di sette artisti contemporanei saranno messe a
confronto per indagare l'impulso primario della creazione, momento
fondamentale per un artista di confrontarsi con la tela. Supporto
sensibile alle reinterpretazioni personali di storia, cultura, società,
ma anche di sogni, incubi e nevrosi di un'umanità sempre in
contraddizione con se stessa, la tela ospiterà le ricerche espressive
di Guido Airoldi, Angelo Alessandrini, Giorgio Dalla Costa, Daniele
Nalin, Manlio Onorato, Donatella Pasin e Maurizio Taioli. Le opere di
questi artisti rappresentano uno spaccato della pittura italiana che,
dall'estasi dell'espressionismo astratto fino ai silenzi
dell'introspezione psichica, ci conducono a riflettere sul significato
più profondo dell'essere artista oggi. Attraverso una sintesi del loro
lavoro, la mostra si inoltrerà nella trasformazione alchemica di ciò che
è ormai perduto ma che viene ripetutamente recuperato nei lavori di
Guido Airoldi dove il “mondo degli inutilizzati, proprio grazie alla
riappropriazione del tessuto urbano, trova una nuova dimensione
d'essere” trasformando l'opera in una terra di nessuno pronta ad
ospitare il mondo grazie ad una lavorazione chirurgica del supporto
mediante taglierini, squadre, pinzette, colle e solventi. Angelo
Alessandrini è invece protagonista di un'indagine quasi antropologica
che “trasla verso un realismo sociale di chiave poetico-esistenzialista;
come uno specchio rivolto verso di noi le sue opere, siano esse pittura
o scultura, ci portano a riflettere sullo stato delle cose mediante le
raffinate evoluzioni di una pittura di tocco leggera e sognante”. Per
Giorgio Dalla Costa, artista alchemico e dalla prorompente forza
gestuale, l'opera d'arte si apre su “varchi e sentieri che raccontano
le oscurità degli abissi e le vette più innevate. Le trame di pennellate
sferzate dal vento diventano pigmenti di vita, colori dell’anima, gesti
comportamentali di chi ha fatto dell’esperienza vissuta la primaria
fonte d’ispirazione”. Ironia e polemica sociale sono i capisaldi della
ricerca pittorica di Daniele Nalin, capace di catapultarci in “un mondo
fantastico, ma traumaticamente presente, ricco di allegorie e di
riferimenti al mondo della fiaba che, di rimando, si trasformano in
linguaggio etico di profonda istanza realista e sociale.”
Il
percorso espositivo prosegue con l'opera di Manlio Onorato, un artista
che dopo anni di ricerca “giunge all’essenza di tutto, libera la pittura
dal mondo, dalla realtà, dalle connotazioni realistiche concludendo
questo fulcro convergente in una fluidità in cui il colore e la luce
sono protagonisti indiscussi della pittura”; il naturalismo astratto è
poi protagonista nelle tele di Donatella Pasin, la cui tavolozza è ricca
di pigmenti che “si prefiggono l’obiettivo di trasportarci nell’estasi
della vita veicolando le nostre emozioni in un continuo viaggio
nell’inconscio”. Reale e onirico, storia e mitologia sono infine spunto
di riflessione per Maurizio Taioli, il cui “atteggiamento nei confronti
dell’opera viene plasmato oltrepassando il limite del quotidiano per
ridefinire i linguaggi che fondano diverse esperienze artistiche senza
mai banalizzarle in una pura riappropriazione di linguaggi precedenti”.
Le opere di questi sette artisti sbarcano a Desenzano del Garda (Bs)
dopo essere state esposte nei più importanti luoghi della Cultura
nazionali ed internazionali, come Palazzo dei Diamanti di Ferrara,
Palazzo delle Esposizioni di Roma, la Galleria d'arte moderna di Torino,
il Parlamento europeo, il Castello di Rivara con presenze in Germania,
Inghilterra, Cina e Stati Uniti.
La mostra, ad ingresso gratuito,
sarà aperta al pubblico fino al 3 luglio 2022 con i seguenti orari:
martedì e mercoledì 10.30 – 12.30 giovedì e venerdì 16.30 – 20.00 sabato
e domenica 10.30 - 12.30 / 16.30 – 20.00. Chiuso il lunedì.
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